10 stili di arredamento che dovete assolutamente conoscere

Scandinavo? Vintage? Eclettico? Boho Chic? Se siete appassionati di arredamento ma non avete le idee molto chiare ecco una facile guida agli stili più comuni

Avete un debole per l’arredamento, ma anche qualche perplessità sugli stili più comuni? Niente paura. Ecco una lista di facile consultazione che vi sarà utile per districare la matassa.

E se proprio non riuscirete ad identificare il gusto più nelle vostre corde ricordatevi che esiste in casa sempre la possibilità di mixare e personalizzare!

 

Stile Industrial – Superfici ruvide che presentano graffi, scalfiture, finiture cromatiche non omogenee, materiali che rivelano la loro natura autentica, ampie pareti lasciate grezze: tutti questi elementi concorrono a definire l’industrial style. È la versatilità la condizione che ne sta decretando il successo negli interni domestici, nel layout di negozi e locali: l’industrial funziona sempre, anche nell’associazione con arredi di altro genere.

 

Shabby chic – Rafforzato da un successo ormai solido, lo stile traducibile letteralmente come “vissuto/trasandato elegante” ha abbandonato lo status di moda passeggera. Si basa su regole precise: in particolare, finiture e arredi prevedono una gamma cromatica univoca che comprende le tonalità pastello, il bianco, il beige e il grigio. Gli arredi shabby chic possono essere autentici pezzi reimpiegati e dunque realmente usurati dal tempo e dall’uso, oppure nuovi elementi sui quali si interviene tramite un’azione misurata di decapaggio.

 

Boho chic – Dalla moda all’arredamento, questo stile ha fatto proprie le istanze dello stile bohemienne, reinterpretandole in un’ottica che raccoglie suggestioni hippie e Seventies. Il segreto? Combinare in assoluta libertà. Le linee si fanno avvolgenti, i tessuti variopinti conquistano il centro della scena e perfino il patchwork vive una seconda giovinezza. Ma sempre se di classe, ovvio!

 

Etnico – Largo al colore, agli accostamenti audaci, agli inserti in corda e raffia, ai legni pregiati, ai metalli traforati, alla pelle e ai tessuti: nulla riesce a rendere più personale la casa della memoria di un viaggio e dell’evocazione delle atmosfere di una terra lontana. Non solo Africa ed Asia: anche il Centro e il Sud America con il loro caleidoscopio cromatico rappresentano un serbatoio dal quale attingere.

 

Classico moderno – Rassicurante e consolidato, presenta linee sobrie e arredi funzionali. Gli inserti in tessuto, come tendaggi e tappeti recepiscono soluzioni tradizionali o scelgono la via della monocromia, in un quadro complessiva di ordine, concretezza e chiarezza formale.

 

Contemporaneo – Difficilmente comprimibile in una definizione univoca, perché soggetto a costanti evoluzioni, lo stile dei nostri giorni risponde ad un’esigenza di pulizia ed efficienza attraverso linee esatte, precise. Senza rinunciare all’impatto visivo. Negli arredi, si prediligono volumi compatti, colori puri e soluzioni con margini di trasformabilità e adattamento. Un occhio di riguardo va al risparmio energetico, anche in chiave green.

 

Rustico – Autentico e sincero, si contraddistingue per la prevalenza di arredi in legno, dalle linee morbide. Ad accompagnarlo pareti in pietra, nuance calde, tessuti che ricordano l’ambiente circostante. E naturalmente un camino o una stufa a legna! E all’esterno, la magia si rinnova con il ferro battuto, la pietra, velari leggeri, ceramica e allestimenti verdi.

 

Vintage – Dagli anni Venti in poi, lo stile che concede a voi e alla vostra casa l’esperienza diun salto indietro nel tempo trova il suo punto di forza nella compresenza di arredi, lampade o dettagli provenienti dall’universo del modernariato e di oggettistica di recupero. Con un risultato non replicabile altrove. Collezionismo e soluzioni decorative frutto di ricerca non mancano negli interni che riportano in auge altre epoche.

 

Scandinavo – Legno, lana, lavorazioni tradizionali, inserti handmade, geometrie pulite dall’aspetto mai ostile, prive di formalismi ed eccessi definiscono lo stile degli paesi del Nord Europa. Peculiare anche la presenza di texture giocose e pop. Per accrescere la luminosità – una vera urgenza data la ridotta insolazione – la palette cromatica raccoglie nuance chiare. Ammesse anche superfici lucide o riflettenti.

 

Eclettico – Parola d’ordine: osare! Forme, colori, finiture, epoche si sommano con un risultato multiforme e vivace. In questo caso intervenire estendendo la gamma cromatica è un must. Ammessi anche provocatori dettagli animalier e tessuti di pregio.

Fonte: www.grazia.it